Testa di misura LVDT micrometrica, campo di misura +/- 2,5… +/- 25,4 mm, diametro 9,5mm, uscita assiale cavo.
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Teste di misura LVDT AC
Teste di misura LVDT AC
Teste di misura-tastatori AC con uscita non amplificata per applicazioni di misura di tolleranze, spessori e controllo del dimensionamento.
Testa di misura LVDT micrometrica, campo di misura +/- 0,5 mm, ultracompatta 9,5 mm, ripetibilità 40 µmm.
Testa di misura LVDT micrometrica, uscita connettore, campo di misura +/- 1,27… +/- 50,8mm, IP68, corpo filettato.
Testa di misura LVDT a trasformatore differenziale, campo di misura +/-2,5, +-5, +/-10 mm. Corpo esterno filettato M12, connettore elettrico assiale. Cavo intestato M12 di lunghezza 2m.
Testa di misura LVDT a matita, traslazione a cuscinetto lineare, campo di misura +/-0,508… +/-5,08mm, risoluzione 0,1µmm, d. 8mm.
Testa di misura LVDT a trasformatore differenziale, campo di misura +/-1, +/-2,5, +/-5, +/-10mm, diametro 8 mm con precarico a molla.
Testa di misura LVDT a matita, con cuscinetto lineare, campo di misura +/-1, +/-2,5, +/-4 mm, uscita cavo assiale.
Cosa sono le teste di misura
Le teste di misura sono una particolare tipologia di trasduttore di posizione: a caratterizzarle è la presenza di un tastatore con molla di richiamo, che le rende particolarmente adatte a diverse misure nell’ambito del controllo dimensionale. A seconda delle specifiche esigenze applicative, le teste di misura possono essere basate su diversi principi di funzionamento.
Come funzionano le teste di misura AC
Le teste di misura AC e DC sono dei trasduttori di tipo LVDT, basati quindi sulla misura della variazione di uscita di tre bobine montate esternamente al tubo in cui scorre l’asta di misura. La differenza primaria fra la tipologia AC e DC sta nell’assenza (nel primo caso) o nella presenza (nel secondo) di un’elettronica integrata a bordo della testa di misura stessa.
Le teste di misura potenziometriche, come tutti i sensori simili, si basano invece sulla tecnologia consolidata dei sensori di posizione potenziometrici: derivano cioè la posizione dell’oggetto in questione dalla variazione di resistenza presente fra il cursore di misurazione e il punto zero di riferimento.
Terzo principio tecnologico sul quale possono basarsi le teste di misura è l’effetto Hall. In questo caso ad essere misurata è la variazione di campo magnetico del magnete sensore in relazione al suo spostamento all’interno di un altro campo magnetico, secondo l’effetto scoperto appunto da Hall nel 1879.